L’importanza delle competenze trasversali
Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e la strategia giusta per trovare una nuova occupazione o essere al passo con i tempi, è lavorare costantemente sulle proprie competenze.
Oltre alle Hard Skills, o competenze tecniche specifiche, sono sempre più richieste delle competenze peculiari dell’essere umano che permettono di distinguersi ed essere più apprezzato dalle aziende.
Queste abilità personali o soft skills sono trasversali a qualsiasi ambito lavorativo e, a parità di competenze tecniche, possono fare la differenza.
In particolare sono 5 le soft skiils ritenute più importanti nel 2023 secondo le 803 aziende intervistate nel report sul lavoro del World Economic Forum: il pensiero analitico, il pensiero creativo, l’alfabetizzazione tecnologica, l’empatia e l’ascolto attivo.
Il pensiero analitico è la capacità di esaminare e scomporre fatti e pensieri in punti di forza e debolezza, in modo da comprendere le diverse parti di una situazione. E’ la capacità di pensare in modo riflessivo, dettagliato per risolvere i problemi ed analizzare i dati e le informazioni possedute.
Avere lavoratori che sanno utilizzare il pensiero analitico in azienda per trovare soluzioni, è un grosso vantaggio.
Altra skills molto importante è il pensiero creativo. Trattasi di una capacità molto ricercata in azienda nel momento della selezione del personale. Nel report del Word Economic Forum i ricercatori ne parlano come di una competenza fondamentale per aziende che mirano all’innovazione.
La differenza tra queste due competenze è che il pensiero analitico è convergente e tende verso risposte uniche o ad un breve elenco di idee che possono essere implementate, mentre il pensiero creativo è divergente, richiede molta immaginazione. Questa competenza parte dalla descrizione della situazione di criticità per muoversi dando voce a molte idee per risolverlo o molte risposte al problema.
Il pensiero analitico dà vita a soluzioni e il pensiero creativo dà vita ad idee tra le quali trovare una soluzione. Sono due competenze diverse ma collegate tra loro perché uno integra l’altro; il pensiero analitico consolida idee e pratiche ma deve essere seguito da atti creativi se si vuole essere competitivi.
Il pensiero creativo è tra le competenze chiave per gestire un’azienda, i leader di successo infatti, oltre ad altre skills essenziali, possiedono molta creatività.
Il pensiero creativo è utile per risolvere i conflitti sul lavoro, approcciare i problemi in modo nuovo e sviluppare percorsi innovativi per aumentare i profitti
Terza competenza richiesta ai giorni nostri è l’alfabetizzazione tecnologica.
Essa è l’abilità di individuare, comprendere, utilizzare e creare informazioni utilizzando le tecnologie informatiche.
La difficoltà di questa competenza è la necessità di continuo aggiornamento dovuto al continuo progresso delle tecnologie, ma se coltivata consente un più facile ingresso nel mondo del lavoro dato che una posizione aperta su quattro riguarda professionalità digitali, come indicato dall’osservatorio HR Innovation Proctice della School of Management del Politecnico di Milano.
Altre due soft skills fondamentali riguardano le capacità relazionali e sono l’empatia e l’ascolto attivo, che entrano in gioco per il buon funzionamento di aziende fatte di persone e composte da piccoli team.
L’empatia è la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona come fossero i propri; mettersi cioè “nei panni dell’altro” ma rimanendo nel “come se”, ovvero alla giusta distanza riconoscendone le emozioni.
Questa capacità consente di comprendere immediatamente i ragionamenti di colleghi e superiori, risultando quindi una skill strategica che si pone alla base di una comunicazione efficace.
Ultima tra le competenze personali più richieste è l’ascolto attivo, anch’esso alla base della comunicazione efficace.
Questa competenza è la capacità di ascoltare, osservando quali sono i messaggi verbali e non verbali inviati dalla persona con la quale comunichiamo, che ne favorisce una migliore comprensione.
Ascoltare in maniera partecipata aiuta a formulare una risposta ponderata e più puntuale, dando contemporaneamente importanza sia al messaggio che alla persona, facilitando il team building, perché una buona comunicazione in azienda è essenziale.